
“Natura morta con sedia impagliata” (1912) di Pablo Picasso segna il momento di passaggio dal Cubismo analitico a quello sintetico. Infatti la natura morta (un giornale, una pipa, un bicchiere, un coltello con una fetta d’arancia, un piatto e dei fogli) è raffigurata con la concezione tipica del periodo analitico (1909-1912): i soggetti sono visti contemporaneamente da più punti di vista (ad esempio il bicchiere è visto di fianco, la sua base dall’alto), la loro immagine reale è stata scomposta in piani, poi ricomposti sulla tela, sovrapponendosi e compenetrandosi, creando così una nuova visione intellettuale della realtà. La sedia è invece già sintomo di cambiamento: è rappresentata attraverso i suoi due elementi che la caratterizzano e la rendono riconoscibile, cioè la paglia di Vienna e la rotondità della seduta. I colori sono ancora quelli tipici del cubismo analitico, una gamma ridotta ai marroni, ocra, bianco e nero. Una curiosità: Picasso non si separò mai da questo quadro.
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La via al cubismo. La testimonianza del gallerista di Picassodi Daniel H. Kahnweiler e L. Fabiani
Picasso. Tra cubismo e classicismo 1915-1925. Ediz. a coloridi O. Berggruen e A. Von Liechtenstein
Tra Einstein e Picasso. Spazio-tempo, cubismo, futurismodi Meyer Schapiro