Ogni mattina quando mi sveglio provo la gioia più grande: quella di essere Salvador Dalì.
Se ti atteggi a genio, lo diventi.
Raffaello è un pittore con futuro, intendendo con ciò un’arte che vivrà anche in futuro!
L’intelligenza senza ambizione è come un uccello senza ali.
Io so quello che mangio; non so quello che faccio.
La differenza tra me e i surrealisti è che io sono surrealista.
(Riguardo al suo allantanamento dall’Europa a causa della guerra): Dovevo allontanarmi subito dal cieco, turbolento pigia pigia collettivo della storia, altrimenti l’embrione classico semidivino della mia originalità avrebbe potuto soffrirne.
Io voglio conoscere e capire le leggi segrete delle cose, per poterle dominare io ho la facoltà geniale di disporre di un’arma eccezionale, il misticismo.
La mia mistica non è soltanto mistica religiosa, è mistica nucleare, allucinagena, del cubismo gotico, mistica dell’oro, della stazione Perpignan, mistica degli orologi molli.
Meticolosamente Breton compose un anagramma vendicativo con quel mirabile nome che è il mio, ne ha fatto “Avida Dollars”. Non è stato forse un esito da grande poeta, tuttavia devo riconoscere che corrispondeva abbastanza bene alle mie ambizioni immediate di allora.
L’unica cosa della quale il mondo non avrà mai abbastanza è l’esagerazione.
Tutto influisce su di me, niente mi cambia.