
Fare il critico di professione significa analizzare a fondo, trovare connessioni e significati che, a volte, neppure l’autore/trice ha pensato, perché chi dipinge, scolpisce, scrive, lo fa spesso con il cuore, seguendo un suo percorso che lo/la porta a esplorare luoghi mentali, sentimenti, storie che lo/la coinvolgono appieno. Certo anche la ragione ha la sua valenza, dà una struttura, crea equilibri, e, specialmente per chi scrive, non perde di vista le connessioni logiche. Ma poi c’è anche dell’altro, ed è qui che sta la magia dei lavori d’arte o dei libri, perché ognuno ci può trovare qualcosa di personale, può mettere in evidenza dettagli diversi, analogie, significati. Lo dimostra il fatto che se uno stesso libro viene dato a persone diverse e si chiede loro di sottolineare delle frasi significative, quasi sicuramente non saranno le stesse.
Tiziana Topa recensisce libri per la rivista online Oubliette Magazine, rivista di attualità, filosofia, musica, arte e tanto altro ancora. La sua analisi è sempre cristallina e colta, approfondita e perspicace. La ringrazio molto per aver recensito La ricamatrice di Bayeux e aver messo in luce aspetti e parallelismi che io, autrice, ho creato con l’instinto, seguendo un mio filo immaginario, e lei ha spiegato a tutti.
Vi rimando alla lettura della sua recensione.
Brava!