

Casa per anziani, Alcácer do Sal, Portogallo
Oggi 16 novembre 2014 ho letto un bellissimo editoriale di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera. Tristissimo. Sfiduciante. Che ti fa arrabbiare. Poi, alla fine, ti chiedi: Perchè noi italiani siamo così imbecilli, miopi, privi di scrupoli? Ma dove sono finiti i politici illuminati di un tempo, quando siamo stati capaci di realizzare opere mirabili e abbiamo lasciato ai posteri città che tutti ci invidiano ancora oggi per la loro bellezza? Quando, nell’italiano medio e in coloro che scelgono di fare i politici, si è installata la particella che li porta a “fare i furbi” pur di far soldi a discapito di tutto e tutti? Eppure non tutti gli italiani sono così, c’è chi denuncia, chi ne parla inorridito… E’ dal dopoguerra che gli italiani sembrano impazziti, che affari e sfruttamento economico hanno preso il sopravvento su buonsenso, senso civile, decoro, orgoglio per il proprio Paese. Abbiamo costruito città orribili, che nulla hanno a che vedere con la bella architettura contemporanea (non sempre per colpa degli architetti), città squallide, periferie squallide, paesi squallidi, edifici squallidi. Confidiamo ancora sui centri storici per godere della bellezza. E malgrado tutto questo sia sotto gli occhi di tutti, nulla sembra cambiare, lo sfruttamento continua. Per risollevare l’economia si parla di far ripartire “l’edilizia”: questo significa ancora cementificazione? Nuove costruzioni? Ma non si parla mai di riqualificazione dell’esistente? Sono scoraggiata, questo Paese non mi piace più.