
Il romanzo Virginia di Claudia Ryan, che è stato pubblicato la prima volta nel 2012, riesce ancora a commuovere e sorprendere. La giuria di esperti del Concorso letterario “Amori sui generis” città di Grosseto (organizzato dall’Associazione Culturale Letteratura e Dintorni), ha assegnato il terzo premio (sezione romanzo edito) a questo libro dove la monaca di Monza, Virginia de Leyva, murata viva da già dieci anni, racconta se stessa, commenta, farnetica, ricorda, in un continuo alternarsi tra la sua vita passata e quella presente.
In Virginia si parla di sofferenza, rimpianti, delitti, ma si parla anche di tanto amore: quello che la giovane monaca aveva provato per Gianpaolo Osio, quello di amicizia che la lega ad altre suore che l’hanno tanto aiutata, l’amore per la figlia che non ha potuto crescere e quello verso Dio, che sarà la sua salvezza.
Il premio è stato assegnato il 9 ottobre a Grosseto. Primo classificato è stato Antonio Fusco con il suo libro La pietà dell’acqua, mentre il secondo premio è stato assegnato a Helga Schneider con Bruceranno come ortiche secche.
